Caldaia pressione a zero cosa fare

Una delle cose che facciamo bene ad effettuare periodicamente per la corretta manutenzione dei dispositivi di casa è quella di fare dei controlli di base, che hanno una importanza indicativa non indifferente.

Per quel che riguarda la caldaia ad esempio, uno dei controlli che dobbiamo fare almeno una volta alla settimana è quello di verificare la pressione dell’acqua.

Essa si può facilmente leggere sull’apposito indicatore nella parte frontale della caldaia, in cui è presente un indicatore che mostra la pressione dell’acqua della caldaia in tempo reale.

Per quel che riguarda la pressione di esercizio ideale, possiamo dire che questa varia da modello a modello e che è necessario consultare il libretto di istruzioni della propria caldaia per sapere quale sia il livello corretto.

Solitamente comunque, una pressione che è all’interno di un intervallo compreso tra 1,4 e 1,6 bar è assolutamente nella norma.

Nel caso in cui si debba invece riscontrare che la propria caldaia abbia una pressione che addirittura superi i 2 bar o che al contrario sia inferiore ad un bar, in quel caso si rende necessario chiamare rapidamente un tecnico e verificare il motivo di questa anomalia.

Chiaramente lo stesso dicasi quando la pressione della caldaia è a zero.

Perchè la pressione della caldaia è a zero?

In questo caso, il fatto che la pressione dell’acqua sia a 0 sta ad indicare che nel circuito non c’è praticamente quasi più acqua. Ciò significa che dovrebbe esserci una perdita da qualche parte nel circuito.

In alcuni casi puoi essere tu stesso ad aver causato la diminuzione della pressione della caldaia effettuando l’operazione di spurgo o sfiato dei radiatori.

Questa operazione si effettua semplicemente andando ad agire con un cacciavite sulla apposita valvola di sfogo facendo uscire l’eventuale aria presente nel circuito.

Questa operazione va effettuata fin quando dal radiatore non comincia a fuoriuscire dell’acqua, la quale è più pesante dell’aria e dunque certifica che all’interno del termosifone non sia più presente dell’aria.

Tale operazione riesce a far diminuire la pressione della caldaia. Per questo motivo, se la si è effettuata da poco, potrebbe essere responsabile del crollo della pressione del nostro dispositivo.

Cosa fare quando la pressione della caldaia è a zero?

Nel caso in cui la pressione della caldaia sia scesa zero, la prima cosa da fare è farla risalire.

Tutto quello che puoi provare a fare è innanzitutto visionare il manuale rilasciato dalla casa produttrice e verificare quali siano le operazioni da effettuare per far risalire la pressione.

Di norma, quel che si fa per farla risalire è immettere dell’acqua all’interno dell’impianto. Ciò può essere fatto semplicemente azionando l’apposito rubinetto che è posto proprio nella parte inferiore della caldaia.

Esso è collegato alla rete idrica dell’appartamento ed è sufficiente aprirlo per fare in modo che entri dell’acqua all’interno del circuito. Nel momento in cui la pressione dell’acqua arriva a 1,5 bar è possibile chiudere nuovamente il rubinetto cosicché non ne entri dell’altra.

Conclusione

Nel caso in cui nei giorni a seguire dovesse presentarsi nuovamente lo stesso problema, molto probabilmente il motivo è la presenza di una perdita dell’impianto o potrebbe essere anche il boiler della caldaia a non funzionare più correttamente.

In questo caso, devi valutare se possa essere conveniente dal punto di vista economico far effettuare una riparazione o se sia più conveniente procedere direttamente con la sostituzione caldaia.

In questo caso potresti approfittarne per passare direttamente ad un modello superiore, più efficiente anche dal punto di vista dei consumi e al tempo stesso in grado di garantire prestazioni superiori.