Inflazione, come si comportano gli italiani?

Come quasi tutti i cittadini del mondo, anche gli italiani sono preoccupati per l’andamento dell’inflazione, che per diversi motivi – dalla crisi internazionale all’aumento del costo delle materie prime – continua a salire. I nostri connazionali, infatti, hanno timore dei possibili rincari che ci potrebbero aspettare nei prossimi mesi e di conseguenza di veder mutare il proprio potere d’acquisto e il proprio stile di vita. Non in meglio, ovviamente.

Come sarà il futuro? L’analisi del proprio stato finanziario

L’ultimo sondaggio d’opinione internazionale di Ipsos condotto in 28 Paesi rivela che, in media, tre intervistati su dieci (29%) riferiscono di essere in difficoltà con la gestione delle proprie finanze e una medesima percentuale, pari al 30%, sostiene di cavarsela. All’altro estremo della scala, poco più di un rispondente su dieci afferma di vivere bene. A questo si associa, per il 40% degli intervistati, anche l’aspettativa di un calo del proprio reddito durante il prossimo anno. Percentuale superiore sia a quanti ritengono che il proprio reddito non subirà alcuna variazione (31%) sia a quanti, invece, sostengono che aumenterà (22%).

Aumento prezzi, cosa succederà?

Con riferimento alla propria situazione finanziaria, tre quarti dell’opinione pubblica internazionale (77%) esprime preoccupazione per l’aumento dei prezzi di beni e servizi nei prossimi sei mesi. Non solo: il 56% è preoccupato per la propria capacità di pagare bollette di luce gas, specialmente nei mercati emergenti. Tra le economie consolidate, in Gran Bretagna il 67% degli intervistati esprime preoccupazione. Il 54% è preoccupato di non riuscire più ad acquistare beni e servizi che compravano abitualmente. Le percentuali più alte si registrano in Turchia (80%), Sud Africa (73%) e Argentina (69%).

La mappa dei rincari

Nei prossimi sei mesi, in quali settori si prevedono i più alti rincari? In media, a livello internazionale, il 76% dei rispondenti prevede un aumento del costo dei prodotti alimentari. Una percentuale simile (73%), invece, prevede un aumento del costo di luce e gas e il 71% del costo della benzina per gli autoveicoli. Le aspettative dell’opinione pubblica sull’aumento dei prezzi nel 2022 sono più elevate nelle categorie a maggiore impatto. Sei intervistati su dieci affermano che l’aumento dei prezzi relativo alla spesa alimentare avrebbe un impatto ancor più negativo sulla qualità della vita, seguiti dal 51% che considera l’impatto derivante dall’aumento del prezzo dei servizi pubblici e del carburante (42%).