Studiare fuori sede costa, e la colpa è dell’affitto

Se nel 2018 i prezzi delle locazioni non risultavano in aumento, quest’anno si registrano rincari in tutti i 14 centri che ospitano gli atenei con la più alta concentrazione di studenti fuori sede. Solo Bari risulta in controtendenza, con un lieve calo (-2%) dei prezzi richiesti per le stanze singole, mentre Bologna registra un aumento record del 12% rispetto all’anno scorso. Si tratta dei risultati di uno studio condotto dal portale di offerta e ricerca immobili Immobiliare.it.

L’aumento della domanda continua a trascinare i costi verso l’alto

“La crescita dei costi delle stanze in affitto non si arresta ormai da diversi anni. Il mercato si è ampliato con nuovi soggetti: alla classica locazione si sono aggiunte la coabitazione fra studenti, allargata poi ai lavoratori fuori sede, e più recentemente la formula degli affitti brevi – dichiara Carlo Giordano, AD di Immobiliare.it -. Una domanda così ampia e diversificata ha portato l’offerta immobiliare a ridursi, e di conseguenza, continua a trascinare i costi verso l’alto”.

Milano si conferma la città più cara, Catania la più economica

Secondo lo studio affittare una stanza singola a Milano costa mediamente 573 euro, prezzo aumentato del 6% rispetto al 2018 a fronte di una domanda che continua a crescere (+5% su base annua). Il secondo posto è un pari merito fra Roma e Bologna: nelle due città affittare una singola costa rispettivamente 447 e 448 euro al mese. Sopra la soglia dei 400 euro anche Firenze, dove si chiedono in media 433 euro (+10% rispetto al 2018).  Con aumenti che oscillano fra il 2% e l’8% si aggirano sui 300 euro le cifre richieste nelle altre città, e si va dai 353 euro al mese di Torino ai 306 euro di Pavia. Bari e Palermo invece sono le uniche due città a registrare un calo, e per affittare una singola in media si spendono rispettivamente 255 euro e 233 euro. La più economica resta però Catania, con una media di 211 euro.

La tendenza è non condividere, in calo la domanda di posti in doppia

Sono sempre meno gli studenti e i lavoratori fuori sede disposti a condividere una stanza con un’altra persona. La domanda di posti in doppia è infatti in calo ovunque, a eccezione di Bologna, dove invece è cresciuta del 9% a causa degli aumenti dei costi. I prezzi più alti sono quelli di Milano, dove affittare un posto in doppia costa mediamente 372 euro al mese, seguita da Roma, con 311 euro. In tutte le altre città i costi si mantengono al di sotto dei 300 euro, con la spesa minima chiesta a Palermo, dove bastano 136 euro al mese.

“Il target degli studenti fuori sede si conferma un segmento molto appetibile per chi deve affittare un appartamento”, aggiunge Giordano. Il 27% dei proprietari che inseriscono il proprio annuncio sul portale Immobiliare.it indica infatti di prediligere gli studenti ai lavoratori. Insomma, la garanzia rappresentata dalle famiglie rimane ancora la più affidabile.