Maternità obbligatoria: nel 2023 anche in smart working

L’ultima la legge di bilancio ha previsto alcune novità in materia di congedo di maternità per le lavoratrici italiane, tra le quali la possibilità di fruire del congedo di maternità anche in modalità di smart working, a condizione però che sia possibile svolgere la propria attività lavorativa in modalità agile. La maternità obbligatoria è un periodo di astensione dal lavoro al quale le donne lavoratrici hanno diritto durante la gravidanza e il puerperio, il periodo successivo al parto. Nel nostro paese la legge garantisce il congedo di maternità obbligatorio di 5 mesi per le lavoratrici dipendenti, a cui si possono aggiungere appunto altri 3 mesi di congedo opzionale.

Anche i padri hanno diritto a 5 giorni di congedo retribuito

Il congedo di maternità obbligatorio ha una durata di 5 mesi, e può essere fruito dalla lavoratrice a partire dal giorno precedente al parto fino al compimento dei tre mesi di vita del bambino. La lavoratrice ha inoltre la possibilità di scegliere di fruire di un congedo opzionale di ulteriori 3 mesi, sempre a condizione che il periodo complessivo di assenza non superi gli 8 mesi. Le novità introdotte dalla legge di bilancio prevedono, oltre alla possibilità per le lavoratrici dipendenti di fruire del congedo di maternità anche in modalità di smart working, quella di estendere ai padri lavoratori dipendenti la possibilità di fruire di 5 giorni di congedo retribuito in caso di parto o adozione.

Come richiedere l’indennità di maternità?

Durante il congedo di maternità obbligatorio, la lavoratrice ha diritto a un’indennità di maternità erogata dall’Inps. L’importo di tale indennità è pari al 100% della retribuzione lorda da lavoro dipendente, e viene corrisposta per un massimo di 5 mesi per il congedo obbligatorio e per altri 3 mesi per il congedo opzionale. Per richiedere il congedo di maternità la lavoratrice deve presentare all’Inps la relativa domanda utilizzando il modello SR163 entro il 180° giorno precedente la data prevista del parto. La domanda va presentata anche in caso di adozione o affidamento preadottivo, e deve essere accompagnata da una certificazione medica che attesti la gravidanza, o l’imminente adozione.


Quali agevolazioni sono previste durante, e al rientro dal congedo

Durante il congedo di maternità, la lavoratrice ha diritto a conservare il posto di lavoro e a ricevere l’indennità di maternità come previsto dalla legge. Tuttavia, è tenuta a comunicare tempestivamente al datore di lavoro eventuali variazioni della data del parto o del rientro al lavoro. Le lavoratrici madri hanno diritto ad alcune agevolazioni durante e al rientro dal congedo di maternità. Ad esempio, hanno diritto a usufruire di un orario di lavoro part-time fino al compimento dell’anno di vita del bambino, anche se non hanno mai lavorato part-time in precedenza. Inoltre, possono richiedere la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in un rapporto di lavoro a tempo parziale, sempre fino al compimento dell’anno di vita del bambino.