“Milano Produttiva” guida l’economia nel 2022 

Nonostante il clima di incertezza geopolitica ed economica legata alle conseguenze della pandemia, lo scoppio del conflitto russo-ucraino e la recente crisi energetica, la macro area di Milano, Monza Brianza e Lodi continua a registrare risultati positivi. Secondo il Rapporto annuale ‘Milano Produttiva’, realizzato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, nel 2022 l’economia delle tre province lombarde cresce del 4,7%, guidata da Milano (+5%), seguita da Lodi (+3,8%) e Monza Brianza (+2,9%). Decisiva è la spinta data dai comparti delle costruzioni (+9,1%) e dei servizi (+5,4%), che hanno contribuito a far registrare al territorio un surplus di 11 miliardi di euro rispetto alla situazione pre-pandemica.

Il tessuto imprenditoriale resiste alle incertezze

Grazie al contributo determinante di Milano (+8.126), il saldo tra nuove iscrizioni (30.630) e cancellazioni (21.618) nel 2022 è di 9.012 imprese in più, +1,9%. Un trend migliore di quello nazionale (+0,8%) e lombardo (+1,2%) che si traduce in quasi 390mila imprese operanti sui tre territori.
“L’economia dei nostri territori è in buona salute nonostante le tensioni dovute all’aumento dell’inflazione, al rialzo dei tassi e alla guerra in Ucraina – dichiara Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. In particolare sono in aumento le start up innovative, che si stanno dimostrando molto resistenti alle crisi e alle tensioni degli ultimi anni”.

Cresce l’occupazione nella città metropolitana

Nel 2022 nella città metropolitana di Milano il tasso di occupazione si attesta al 70,1%, grazie ai circa 34mila posti di lavoro in più, e la disoccupazione diminuisce al 5,4%.
Complessivamente, nel territorio meneghino, gli occupati sono 1milione e 486mila, in crescita del +2,3%. Ma nonostante la crescita registrata nell’ultimo anno, nella provincia di Milano non si è ancora tornati ai livelli pre-pandemici. E se sono aumentate le donne occupate permane un divario di genere, poiché il tasso di occupazione femminile è inferiore dell’11,6% rispetto a quello maschile.
Resta inoltre elevato il tasso di disoccupazione giovanile (15-34 anni), che raggiunge quota 9,2%, valore, comunque, inferiore al dato nazionale (14,4%).

L’attrattività di Milano per il capitale umano qualificato

Milano continua a risultare attrattiva per il capitale umano qualificato, come dimostra la crescita del numero di giovani laureati provenienti dall’estero che si è mantenuta costante negli ultimi cinque anni.
Ciò si riflette sul sistema produttivo, grazie all’aumento delle start up innovative a guida giovanile e straniera, e delle start up internazionali che hanno stabilito a Milano una seconda sede.
In termini di attrattività turistica, dalla diffusione della pandemia la città si è riscoperta hub di un turismo di prossimità e domestico, a favore dell’intera area metropolitana. Questo, grazie alle nuove tendenze, come l’holiday working e il turismo sostenibile outdoor. Il volto turistico di Milano che porta alla città 6,7 milioni di persone, solo il 10% in meno dei numeri registrati prima della pandemia nel 2019.