Perché gli italiani si affidano agli influencer?

Per divertirsi, sfuggire per un po’ dalla realtà, ma anche per imparare qualcosa di nuovo e pure per combattere la solitudine: sono questi, in estrema sintesi, i motivi che spingono gli italiani ad affidarsi a social media ed influencer. Questo quadro, per certi versi un po’ malinconico e sicuramente figlio dei periodi di lockdown, emerge da un’analisi condotta da Kaspersky a livello globale.

Una scelta per compensare la mancanza di socialità

I lockdown e le limitazioni alla normale vita quotidiana hanno indotto molti nostri connazionali a trovare compagnia sui social. Così in tanti hanno deciso di trovarsi degli amici virtuali. Come spiega lo studio, si tratta di una relazione, definita “unilaterale”, in grado di influenzare in vari modi la vita delle persone: quasi la metà degli intervistati italiani (48%), infatti, ha affermato di imparare nuove cose dagli influencer che segue in aree come salute, hobby, lifestyle e notizie. Il 13% afferma di essere addirittura “dipendente” dai contenuti degli influencer mentre solo il 4% dichiara di provare un senso di “vuoto” quando non interagisce con il proprio influencer preferito. Il 19% degli italiani ritiene di sentirsi “amico” degli influencer che segue e circa il 26% invia messaggi privati ai personaggi che segue sui social. Nonostante la natura in gran parte virtuale di queste relazioni, il 28% degli utenti italiani di social media ha affermato di aver incontrato alcuni influencer anche nella vita reale. La relazione si mantiene viva commentando i post (37%) o attraverso le reazioni a post e stories (33%).

Una finestra sul mondo

Per tantissimi italiani, poi, i social network sono stati compagni fondamentali durante i lunghi mesi della pandemia, in particolare quelli più duri. Nelle settimane di lockdown, che ci hanno visto tutti costretti a un forzato isolamento domestico, i social sono stati una sorta di boccata d’aria, una finestra sul mondo. Tanto che il 63% degli intervistati ha dichiarato che i social media hanno costituito per loro una “connessione vitale” in questo periodo difficile. Solo il 39% degli italiani ha affermato di essere diventato, proprio in questo periodo, meno tollerante nei confronti delle persone incontrate sui social media. La percentuale di quelli che si sono affidati ai social media per mantenere una connessione con il resto del mondo aumenta se guardiamo ai giovani di età compresa tra 18 e 34 anni con il 74%. E nel resto d’Europa? Le risposte non sono molto dissimili dalle nostre. In  particolare i tedeschi (66%) e gli spagnoli (62%) seguono le nostre orme, dichiarando anch’essi di essersi sentiti connessi con il resto del mondo proprio grazie ai social.