Web3 e Internet of Value: la rivoluzione del business

Grazie a tecnologie come la blockchain il web3 è il nuovo paradigma che promette di rivoluzionare il business globale creando un ecosistema più distribuito e decentralizzato.
Nonostante le tempeste del mondo delle crypto, il settore legato al web3 sta dimostrando una notevole resilienza. La capitalizzazione di mercato di criptovalute e altri asset digitali ha raggiunto 1.300 miliardi di dollari (+32% in un anno). Circa 3 milioni di utenti mensili usano attivamente applicazioni decentralizzate (+32% in un anno), con 15.000 DApp sul mercato. 

L’ecosistema DeFi, composto dalle DApp del settore finanziario, è stabile a 40 miliardi di dollari. È quanto è emerso durante il convegno Blockchain impact on Business: Web3 and Internet of Value, organizzato al Parlamento Europeo dall’Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano.

I progetti nel settore bancario

Nel 2022 sono stati identificati 278 progetti web3 (+13% rispetto al 2021). Nel settore bancario, 63 delle 100 principali banche al mondo hanno attivato almeno un progetto legato all’utilizzo di stablecoin, Central Bank Digital Currencies (CBDC) o servizi di custodia e investimento in criptovalute.
A oggi 94 banche centrali (60% del totale) stanno studiando o sperimentando nel campo delle CBDC.

Sono 129 le iniziative locali avviate e ci sono già 5 progetti attivi, mentre il 46% delle iniziative è in fase di sperimentazione (+8% sul 2022).
Contestualmente, anche l’Unione Europea sta mostrando un crescente impegno nello sviluppo del settore web3, evidenziato dal lancio del progetto Digital Euro e dalla pubblicazione del regolamento MiCA.

Una ridefinizione dei modelli

I principi fondamentali del web3 incentivano catene di valore collaborative, consentendo ai partecipanti di utilizzare e combinare smart contract preesistenti per innovare senza richiedere autorizzazioni.
Le imprese sperimentano tempi e costi di transazione ridotti attraverso processi fidati basati su blockchain. Gli strumenti web3 non solo offrono accesso a flussi di ricavi innovativi, ma consentono anche il riposizionamento del marchio per raggiungere nuovi segmenti di clientela.

In sintesi, il web3 sta ridefinendo la natura stessa dei modelli di business, promuovendo un coinvolgimento più forte degli utenti, una maggiore efficienza operativa e una nuova era di fiducia decentralizzata, in primis nel mondo digitale, ma anche con ripercussioni nel mondo fisico.
Una delle caratteristiche che potrebbe portare grandi novità nel campo del business è quella della programmabilità dei pagamenti nativi nell’ambito del web3.

La programmabilità dei pagamenti

Con gli smart contract basati su blockchain il concetto di ‘delivery versus payment’ assume una nuova dimensione. In un contesto di trade finance basato su web3, il pagamento potrebbe essere programmato automaticamente solo al momento in cui il compratore conferma la ricezione fisica del prodotto, garantendo la sicurezza della transazione.

La ‘time-bound automation’ sulla blockchain potrebbe essere utilizzata per gestire pagamenti programmabili legati a condizioni specifiche, garantendo il pagamento regolare senza richiedere azioni manuali.
Incorporando queste funzionalità nel contesto del web3, i pagamenti programmabili diventano strumenti potenti per ottimizzare le transazioni finanziarie, sfruttando la sicurezza e la trasparenza intrinseche della tecnologia blockchain.